Padre Ottorino Marcolini nacque a Brescia il 9 marzo 1897 da Abramo e Giulia Brioni. Frequentò fin da bambino l'Oratorio dei Padri della Pace. Diplomatosi all'Istituto Tecnico Tartaglia, si laureò con il massimo dei voti e la lode nel 1920 in ingegneria al Politecnico di Milano e nel 1924 in matematica all'Università di Padova. Sottotenente in Carnia durante la prima guerra mondiale e poi tenente, fu decorato con la croce al merito di guerra. Nel 1921 era già direttore dell'Officina del Gas, azienda che sviluppò con assiduo lavoro ed intenso impegno.Il lavoro non gli impedì di dedicarsi al movimento cattolico giovanile che gravitava intorno all’Oratorio della Pace e a Palazzo San Paolo. Dopo seria maturazione, alla quale contribuì anche la precoce morte del padre, nel novembre del 1924 entrava nella Congregazione dei Padri della Pace e il 2 gennaio 1927 era ordinato sacerdote. Fu per quarant'anni insegnante di matematica, prima, e di religione, poi, in varie scuole cittadine, si occupò dell'Oratorio della Pace, fu assistente della F.U.C.I. e della S. Vincenzo. Cappellano durante la seconda guerra mondiale prima degli alpini sul fronte occidentale, poi degli avieri in Sicilia e in Russia, quindi ancora degli alpini nel battaglione "Vestone", si distinse per l'intensissima e infaticabile opera religiosa e assistenziale fra i soldati e anche fra le popolazioni civili. Fatto prigioniero dai tedeschi a Colle Isarco l'8 settembre 1943, condivise con i suoi alpini due anni di fame e stenti in vari campi di concentramento. Rientrato in Italia nell'ottobre del 1945 riprese l'apostolato tra i giovani della Pace, della F.U.C.I., della S. Vincenzo.


Padre Ottorino Marcolini

Padre Marcolini
Per le vacanze dei giovani lavoratori, dei reduci, dei disoccupati e degli sfrattati creò le Bande Irregolari Marcoliniane (B.I.M.) per le quali organizzò riuscitissimi campi estivi in montagna. Affrontò poi d'impeto, com'era nel suo stile, i due problemi drammaticamente emergenti nell'immediato dopoguerra: il lavoro e la casa. Si dedicò infatti con fervore a trovar lavoro a giovani e a reduci avviando e sostenendo scuole per muratori, interessandosi delle scuole di riconversione della OM, industria tra le più rappresentative della realtà produttiva bresciana; fu tra i promotori dell'Unione Cattolica Imprenditori e Dirigenti (U.C.I.D.). Profondamente convinto dell'urgenza di risolvere il problema della casa, specie per i giovani e le categorie più modeste, delineato un progetto di casa economica bifamiliare o a schiera e di piccoli villaggi periferici, fondò il 28 novembre 1953, con tredici collaboratori e giovani lavoratori, la Cooperativa "La Famiglia" con lo scopo di costruire case popolari ed economiche da assegnare in proprietà individuale ai soci.


Da allora le varie Cooperative "La Famiglia" hanno realizzato nel bresciano e in Italia oltre ventimila alloggi. La sua opera non si esaurì con la costruzione di case: egli si dedicò anche alla creazione di cooperative di lavoro ("Famiglie Meccaniche") in Val Camonica; si interessò alla ricostruzione del Friuli dopo il terremoto del 1976; dal 1965 al 1969 fu parroco nella chiesa di S. Antonio in via Chiusure a Brescia, ove completò le strutture oratoriane e giovanili, costruì l'asilo nido, realizzò il villaggio "Bevilacqua"; fu l'animatore ed il cappellano di numerose associazioni (A.N.A.,Croce Bianca, U.O.E.I., ecc.). Si spense il 23 novembre 1978 in seguito a trauma riportato in conseguenza di un incidente automobilistico.

Padre Marcolini

(da: “A.FAPPANI – C.CASTELLI, Il Prete di Tutti: Ottorino Marcolini”-Brescia, Edizioni del Moretto, 1988) …
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